da www.strill.it del 13.04.2010 |
Ci mancava solo il dramma della gelosia per i mancati inviti a feste e salotti e per le recriminazioni da convitato di pietra. La sinistra dell’area urbana e universitaria ora si mette a litigare anche sul nulla. Mentre i problemi reali aumentano giorno dopo giorno. Ne sa qualcosa il povero universitario che alla mattina, per recarsi all’Unical da Cosenza, deve cambiare ben quattro pullman, e se decide di andare in macchina deve prepararsi a una fila di svariati chilometri sulla S.S. 107. E non bastano le scaramucce di facciata a far dimenticare le gravi responsabilità di una classe politica e intellettuale da sempre alla guida delle istituzioni che in questi giorni litigano sui giornali per interessi ben più grossi del mancato invito alle chiacchiere e alle parate. La politica rendese, da sempre, fa di tutto per sottomettere ai suoi servigi l’Università, e in parte ci è riuscita, tanto è vero che in un ateneo che dovrebbe essere un campus sono anni che non si costruiscono alloggi residenziali. Ci piacerebbe sapere dal rettore se è vero che ciò ha favorito non tanto gli studenti meno agiati e fuori sede quanto i politici-palazzinari di Rende e le loro speculazioni edilizie sulle colline di Arcavacata. Alla faccia della sinistra sempre celebrata e mai applicata! Così come ci piacerebbe sapere dal rettore come mai non batte ciglio di fronte all’imposizione del Comune di Rende che pretende da uno studente di un misero alloggio universitario il pagamento della tassa sulla spazzatura maggiorata di 10 volte in più di un proprietario di una lussuosa villa. Il rettore, poi, sa bene che nei campus veri non esistono i parcheggi per le automobili come quelli che si continuano a costruire nell’area universitaria. È forse questa una politica dell’incentivazione all’uso del mezzo pubblico o è piuttosto una sottomissione alla volontà politica di chi non ha mai voluto che neanche l’Atac passasse da Rende per favorire i collegamenti del capoluogo con l’Unical? Perché il rettore non sponsorizza la mia proposta, per la quale abbiamo anche raccolto le firme, di un parcheggio multipiano in un’area esterna alla cittadella che vieti il traffico ormai insopportabile fuori e dentro l’ateneo? Cosa dicono il rettore e i colleghi dei Dipartimenti di Difesa del Suolo e Geologia dell’Unical in merito agli alloggi privati costruiti sulle frane e sui terreni dissestati di Arcavacata? Il sindaco facente f(i)nzione di Rende provi a spiegare agli studenti e ai professori universitari perché il Comune di Rende non presenzia da ormai 10 anni al consiglio d’amministrazione dell’Unical, perché nelle adiacenze della S.S. 107, al posto dei palazzi degli amici costruttori non sono sorte strade di collegamento con l’Unical, perché quel sottopasso dell’inutile svincolo di San Gennaro, costato ai cittadini ben 6 miliardi delle vecchie lire, è spesso chiuso e allagato, perché gli amici rendesi vecchi e attuali nella giunta provinciale non hanno fatto decollare Cometra e non risolvono il problema dei trasporti. Possibile che questi problemi sfuggono anche agli assessori docenti universitari del Comune di Rende? Compito di una vera politica al servizio dell’università è quello risolvere i problemi che l’attanagliano, non certo quello di tutelare gli interessi di lobby e gruppi di potere. |
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