lunedì 12 aprile 2010

«L'area urbana esiste già. E da tempo»

(da Gazzetta del Sud del 12 Aprile 2010)

Umberto Bernaudo "tenero" col collega Perugini mentre rincara la polemica con il rettore Latorre

Antonio Garro

Si stempera la polemica fra il sindaco Salvatore Perugini e il suo collega Umberto Bernaudo, di contro essa assume toni aspri tra questi e il rettore dell'Università.

Il primo cittadino della città del Campagnano rassicura, comunque, che, sul problema dei trasporti fra il capoluogo e l'ateneo, ubicato in territorio di Rende, «non è scoppiata nessuna guerra, ma, molto più semplicemente, c'è stata una doverosa precisazione che va, al contrario, in direzione della necessità di ulteriori momenti di collaborazione istituzionale finalizzati a rendere l'area urbana più vivibile da parte dei cittadini».



La signorilità che contraddistingue il sindaco di Cosenza impone a Bernaudo - lo evidenzia egli stesso in una nota diffusa nel tardo pomeriggio di ieri - una «sottolineatura della continua collaborazione fra le due amministrazioni che trova riscontro in atti e fatti neanche tanto remoti», ciononostante il primo cittadino di Rende ribadisce che «il delicato problema dei trasporti, sempre affrontato insieme, aveva necessità di un tavolo più ampio».

Premesso questo "distinguo", l'avvocato Bernaudo attacca senza mezzi termini il rettore Giovanni Latorre che, a suo avviso, avrebbe ormai abituato «a una visione, per così dire, "monarchica" dell'Unical e, quindi, da più tempo ritiene di ignorare l'amministrazione comunale di Rende».

A titolo d'esempio, a tale riguardo, Bernaudo riferisce di essere stato costretto, in occasione della visita del Capo dello Stato all'università di Arcavacata, «che, come è noto, è a Rende», per poter porgere un saluto istituzionale a Giorgio Napolitano, a rivolgersi direttamente al Quirinale, alla segreteria del Presidente della Repubblica. Una possibilità, sostiene, «precedentemente richiesta ma assolutamente negata dal Magnifico».

Tornando al problema-trasporti da Cosenza per l'ateneo e viceversa, Bernaudo ribadisce di ritenerlo «servizio migliorabile come tutto quello che è prodotto dagli esseri umani. Egli inoltre afferma di comprendere che ci possano essere delle difficoltà per gli studenti nelle ore di punta senza bisogno di viaggiare insieme a loro come, forse, fa il Magnifico.

«Ma se ciò è vero», continua il primo cittadino di Rende, tornando sul mancato coinvolgimento nel discorso, «ancora più indispensabile è la presenza di tutti i soggetti interessati al problema perché ci sia una possibilità di risolverlo».

Bernaudo passa poi a trattare il discorso della più "equa distribuzione" della ricchezza che - afferma - sembrerebbe portare con sè l'azione di Latorre: dice di non opporsi (anche in considerazione delle sue radici politiche) al principio, ma - aggiunge - «i soldi non sono tutto nella vita e, molte volte, non servono a niente». Il rettore - dice il sindaco- «comprenderà le difficoltà dell'amministrazione comunale ad attuare programmi in una città nella quale gli studenti sono più degli abitanti grazie all'autonoma decisione di "liberalizzare" le iscrizioni, questo, non solo dal punto di vista finanziario ma, principalmente, sotto il profilo dei servizi, dell'integrazione, della necessità di intervenire sul senso civico, del necessario equilibrio da raggiungere tra diverse generazioni: non siamo, in sintesi, di fronte alla tipica città universitaria dove gli studenti sono un numero irrilevante rispetto agli abitanti».

Si tratta - mette in risalto il sindaco di Rende - di argomenti mai trattati che preoccupano più di altri: pertanto «ben venga l'utilizzo del centro storico di Cosenza a una maggiore raggiungibilità». Ma non basta, conclude, proiettando il discorso sul circondario più prossimo: «Ritengo giusto», dice, «che debbano essere meglio collegati i centri storici di Rende, Montalto, Castrolibero e i tanti Comuni che fanno da corona all'area urbana che, vorrei sottolinearlo, non la dobbiamo realizzarla perchè già esiste da tempo».



Precedente articolo su Gazzetta del Sud del 11.04.2010

Trasporti con l'Unical, è ancora polemica
Perugini e Latorre: «Stupisce la immotivata reazione del primo cittadino di Rende, Umberto Bernaudo»

Bernaudo messo in un angolo. Il sindaco di Rende era stato abbastanza critico all'indomani dell'incontro che il suo collega, Salvatore Perugini, aveva avuto con il rettore dell'Università della Calabria, Giovanni Latorre, su un progetto di trasporto dal capoluogo al Campus di Arcavacata e viceversa, in attesa della realizzazione della metropolitana leggera. Bernaudo si è sentito escluso, tirando in ballo anche i sindaci dell'area urbana, altrettanto "ignorati", secondo il primo cittadino del Campagnano. Ma Perugini non la pensa allo stesso modo, e spiega: «Una polemica immotivata. Nel corso di quell'incontro – dice l'inquilino numero uno di Palazzo dei Bruzi – sono stati affrontati molti temi relativi al già intenso e proficuo rapporto della città con l'Unical. Si è parlato dell'Anno Telesiano, delle residenze universitarie nel centro storico, dell'attività di orientamento per gli studenti delle superiori, della possibilità di stages formativi presso la mediateca comunale e di una eventuale collaborazione con l'Università per l'esame e la cura del patrimonio archeologico. Quest'ultimo tema è stato ripreso anche nell'incontro di venerdì tra lo stesso Sindaco Perugini, l'Assessore Napoli e il Capitano dei Carabinieri Raffaele Giovinazzo, Comandante del Nucleo di Tutela del Patrimonio Culturale, auspicando sinergie inter-istituzionali finalizzate alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali ed archeologici. Durante l'incontro con il Rettore, si è posto l'accento – spiega ancora Perugini – anche sulla necessità di un miglioramento del sistema della mobilità e del trasporto pubblico locale, (facendo riferimento alla recente approvazione del progetto della metropolitana leggera), condiviso con la Provincia, con il Comune di Rende e con gli altri sindaci dell'area urbana. Alla luce di tutto ciò, stupisce la immotivata reazione polemica del sindaco di Rende verso un'iniziativa che, tra l'altro, si inserisce nel contesto dei quotidiani incontri istituzionali del primo cittadino del Capoluogo. Si tratta di una polemica che non ha ragione di essere». Sulla stessa lunghezza d'onda il Rettore Latorre, che un una nota chiarisce: «È veramente paradossale che il sindaco di Rende abbia da ridire sul fatto che il Rettore dell'Unical possa avere con il sindaco di Cosenza uno scambio di opinioni anche su un problema cruciale come quello dei trasporti tra l'Università e la città Capoluogo, se non alla presenza degli altri soggetti interessati, tra cui lo stesso sindaco di Rende. Ciò è paradossale soprattutto alla luce delle tante difficoltà reali, spesso connesse all'emergenza finanziaria, che le nostre rispettive Amministrazioni devono drammaticamente fronteggiare ogni giorno. L'incontro a Palazzo dei Bruzi con Perugini ha avuto come motivo ispiratore la nomina del nuovo assessore della giunta comunale, delegato anche ai rapporti con l'Università, Franco Napoli, il quale, non appena insediato, ha opportunamente sollecitato un confronto sulle diverse questioni che il capoluogo ha interesse a considerare nel rapporto con l'Ateneo di Arcavacata. La disamina ad ampio raggio dei problemi sul tappeto ha inevitabilmente riguardato anche le questioni relative all'insediamento residenziale degli studenti nel centro storico di Cosenza, e quindi la centralità del problema dei trasporti sul quale, da tempo, l'Unical ha richiamato l'attenzione e non manca di sollecitare la discussione con gli enti e le istituzioni a diverso titolo interessate, dalla Provincia, al Comune capoluogo, al Comune di Montalto fino, appunto, allo stesso Comune di Rende. Ebbene, anche nel corso dell'incontro – dice Latorre – e in uno spirito di estesa e ampia concertazione, sono emerse valutazioni convergenti circa la necessità di potenziare il sistema complessivo dei trasporti da e per l'Università; sistema, è bene ricordarlo anche in questa circostanza, che nonostante gli sforzi compiuti finora è ancora molto lontano dal potersi considerare pienamente soddisfacente e in linea tanto con le esigenze del Campus che con le aspettative degli studenti. Ritengo che un sistema di trasporti da e per l'Università più efficiente di quello attuale possa consentire una più equa distribuzione su tutta l'area urbana degli enormi benefici economici conseguenti alla presenza sul territorio di decine di migliaia di studenti».(sal.sum.)




precedente articolo su Gazzetta del Sud del 10.4.2010

Bernaudo boccia l'intesa sui trasporti siglata da Perugini e il rettore Latorre
Il primo cittadino d'oltre Campagnano molto polemico col suo collega

Salvatore Summaria

La stilettata di Bernaudo non si è fatta attendere. Ad appena un giorno dall'intesa siglata dal sindaco del capoluogo bruzio, Salvatore Perugini con il rettore dell'Ateneo di Arcavacata, Giovanni Latorre, circa un sistema di trasporto più efficace in attesa che venga realizzata la metropolitana leggera, il primo cittadino d'oltre Campagnano punta i piedi. Motivo? «Non si capisce come si possa pensare di istituire un nuovo servizio di trasporto pubblico da e per l'Università, lasciando fuori dalla discussione il Comune di Rende, gli altri Comuni dell'area urbana e la Provincia». Più chiaro di così. Ma Bernaudo insiste. «Evidentemente Perugini e Latorre non hanno inteso coinvolgere nel dibattito il sindaco di Rende e gli altri sindaci dei comuni dell'area urbana, oltre al Presidente dell'Amministrazione provinciale, perché ipotizzano un servizio di trasporto con elicotteri. Solo con tale mezzo di trasporto, infatti, si potrà eludere il nostro territorio e fare a meno, quindi, del parere e delle valutazioni di merito dell'amministrazione comunale rendese. Un'amministrazione comunale ed una classe dirigente la nostra – sbotta Bernaudo – che parla un linguaggio chiaro di area urbana, e che ha dimostrato di saper utilizzare il metodo della concertazione e della sinergia per realizzare obiettivi importanti per il nostro territorio quali, per fare solo pochi esempi, il viale parco Principe, la metropolitana leggera, il raddoppio del Parco Robinson e la stessa Unical. Alla crescita dell'ateneo calabrese, in particolare, il Comune di Rende ha sempre prestato grande attenzione, affrontando anche enormi sacrifici economici. Basti pensare ai servizi primari che il nostro Comune, unico in Italia e in Europa, offre ai suoi oltre 40mila utenti; servizi costosi per i quali la nostra comunità non ha mai ricevuto un solo finanziamento in più né dallo Stato, né da altri Enti». Se l'è legata al dito, insomma, Bernaudo e spiega come il Comune di Rende abbia sostenuto investimento strutturali cospicui per l'Università, «che vanno dalla costruzione della rete fognaria alla rete idrica, dallo svincolo della Statale 107, alle tante strade di accesso e di uscita dal Campus; senza voler far menzione della costante presenza sul nostro territorio di tantissimi giovani universitari. Tutto questo e molto altro ancora ha fatto a favore dell'Unical il Comune di Rende – ha concluso il Sindaco Bernaudo – lasciato per anni da solo anche ad affrontare le problematiche inerenti il servizio di trasporto, che oggi viene assicurato in maniera adeguata dal Consorzio autolinee con 180 corse, solo da e per Cosenza, ed altre 200 da altre zone dell'Area Urbana, con un costo per l'abbonamento mensile pari a 18,08 euro, che dà diritto all'utilizzo in qualsiasi momento anche dei mezzi Amaco. Ovviamente tutto è migliorabile, anche i già splendidi risultati raggiunti dall'Unical, ma riteniamo che tali miglioramenti possano avvenire soltanto con la collaborazione di tutti i soggetti interessati, quindi anche dei Comuni di Castrolibero e di Montalto e della Provincia.

Nessun commento:

Posta un commento