Roma, 30 apr. (ADNKronos- Labitalia) - "La Crui ribadisce la richiesta, già espressa nell'Assemblea dello scorso 25 marzo e largamente condivisa negli atenei, di prevedere un piano pluriennale di reclutamento di personale docente universitario, adeguatamente finanziato, con il quale fare fronte alle numerosissime uscite dal servizio in atto, che stanno sguarnendo e sempre più sguarniranno le università di competenze didattiche e scientifiche indispensabili, e garantire nel contempo ai giovani meritevoli prospettive reali di accesso e di valorizzazione del loro impegno". E' quanto si legge in una nota della Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane), in riferimento a una mozione approvata ieri dall'Assemblea all'unanimità.
A questo fine, con riferimento al ddl in discussione al Senato e agli emendamenti in via di approvazione, va considerevolmente ampliata, secondo la Crui, la quota di posti, in particolare di professore associato, da destinare alle chiamate di personale in servizio, che abbia conseguito, in riconoscimento del lavoro svolto e delle qualità dimostrate, l'abilitazione scientifica nazionale.
La Crui ritiene "essenziale che ciò accada in particolare nei primi sei anni di applicazione della nuova normativa, prima cioè che arrivino a conclusione i primi contratti di ricercatore a tempo determinato, rispetto ai quali la Crui chiede che venga rafforzato e reso effettivamente operante il sistema di 'tenure track', da collegare in maniera più vincolante all'impegno dell'ateneo ad avviare le procedure di chiamata in caso di superamento della prova di abilitazione scientifica nazionale per professore associato".
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