da Ilgiornale.it del 25 Aprile 2010
Sul palco della Scala per le celebrazioni dei 65 anni dalla Liberazione ieri è salita anche una ricercatrice, Antonella Viola, quarantenne dell’Università Statale. Applauditissima, ha lanciato un appello alle istituzioni «perchè facciano in modo che l’entusiasmo dei ricercatori italiani non vada perso», «perchè non c’è libertà con l’ignoranza e la vera libertà passa attraverso la conoscenza». In platea, il premier Silvio Berlusconi, il capo dello Stato Giorgio Napolitano, i politici locali. «La Liberazione - ha detto dal palco la ricercatrice - così duramente sofferta, voluta, conquistata dai nostri nonni, ci ha regalato la possibilità, a volte inconsapevole, di crescere e di formarci in un Paese in cui i concetti di libertà civile e morale fossero radicati. Il valore di ciò è inestimabile per tutti gli italiani della mia età ma lo è particolarmente per me: un ricercatore, uno scienziato, che ha dunque basato tutta la vita sulla libertà intellettuale e la passione per la conoscenza». La ricorrenza della Liberazione «deve essere l’occasione per costruire un futuro diverso, libero, in cui la politica sia sempre e solo confronto e mai scontro».
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