Betty Calabretta - Catanzaro
Affollamento oltre ogni aspettativa ieri pomeriggio alla prima uscita pubblica della Giunta Scopelliti a Palazzo Alemanni. Più che una classica conferenza stampa, un evento a tratti festoso e fuori dagli schemi la presentazione dei dieci assessori (in realtà nove per la prevista assenza di Michele Trematerra) a cui ha fatto seguito la riunione d'insediamento del nuovo esecutivo, ancora privo di sottosegretari visto che il presidente ieri non ha inteso nominarli.
Stipate all'inverosimile la corte interna dell'elegante palazzo e la sala stampa invasa da un pubblico eterogeneo, accomunato da una curiosità davvero rara nell'era dell'astensionismo e dell'antipolitica. Fulcro dell'attenzione generale e super intervistata, in attesa che il governatore arrivasse da Reggio, l'imprenditrice crotonese Antonella Stasi (impeccabile in tailleur nero Versace con foulard geranio e grande borsa Vuitton), nominata da Scopelliti vicepresidente dell'esecutivo, esterna senza deleghe e vera novità della neonata legislatura.
Accolto da un applauso si fa strada a fatica il presidente Scopelliti, e quando prende posto nella sala insieme alla sua squadra va dritto al punto rivendicando i meriti dei suoi primi passi: tempismo, credibilità, rappresentatività territoriale, concretezza: «Ho mantenuto fede agli impegni. Adesso abbiamo l'urgenza di dare una risposta seria alla Calabria. È questa la nostra sfida. Far rinascere la Calabria. Abbiamo composto una squadra di governo forte, seria, autorevole e credibile. Varando la giunta 48 ore dopo il mio insediamento abbiamo lanciato un messaggio forte alla Calabria e al Paese e non c'è stata alcuna titubanza o perplessità nella composizione dell'esecutivo. Il requisito fondamentale di chi ne fa parte – ha aggiunto con tono appassionato – è la voglia di lavorare, lottare e sudare. Siamo una squadra capace di confrontarsi e discutere, ma non possiamo attardarci troppo, come a volte fa la politica. Abbiamo iniziato col passo giusto e ottenuto un risultato eccellente tenendo conto di una visione globale delle esigenze, col mix giusto tra esperienza e apporto dei giovani e una sapiente distribuzione delle deleghe anche sul piano territoriale». Sul punto va ricordato che la componente "under 50" rappresenta più della metà della giunta: oltre allo stesso Scopelliti, gli assessori Giacomo Mancini, Antonio Caridi, Michele Trematerra, Mario Caligiuri e la vicepresidente Antonella Stasi. In predicato ce n'era un altro: «Avevo interpellato un imprenditore giovane che – ha detto Scopelliti – si è visto investito di questa proposta e forse si è fatto prendere dal panico. Da qui le fibrillazioni di venerdì: la squadra era già fatta, mancava solo questa risposta». Secondo indiscrezioni si tratterebbe dell'imprenditore reggino Fabrizio Capua. Quanto al criterio territoriale, «Crotone ha problemi relativi all'ambiente e proprio all'ambiente abbiamo nominato un assessore crotonese, Francesco Pugliano».
Ma non tutte le caselle sono ancora coperte. Scopelliti ha trattenuto per sé la delega alla sanità e si è riservato di assegnare quelle al turismo e ai trasporti. Quanto alla presidenza del Consiglio regionale, ad assumerla sarà un rappresentante dell'Udc, il consigliere Franco Talarico. Lo prevede l'accordo tra il Pdl e il partito di Casini. Un'intesa che ha portato alla nomina di due assessori dell'Udc, Michele Trematerra e Francescantonio Stillitani. Adesso il partito scudocrociato si appresta ad assumere la presidenza del Consiglio, carica alla quale il 3 maggio, in occasione della seduta d'insediamento, sarà eletto Talarico, attuale segretario regionale del partito.
Politicamente rilevante, nella geografia della giunta, è anche la presenza di ben due assessori del Pdl in quota al deputato Pino Galati: Mimmo Tallini e Antonio Caridi. Quanto a Scopelliti, «io mi colloco nel Pdl e sono impegnato per unire e non per dividere», ha detto rispondendo alle domande dei giornalisti sulle fibrillazioni all'interno del partito dopo l'incontro tra Berlusconi e Fini. «Siamo impegnati – ha detto ancora – nella costruzione di un polo dei moderati che potrà governare almeno per 15 anni, così come ho avuto modo di dire anche al segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, che ho incontrato pochi giorni fa, anche perchè ritengo che l'Udc possa sposare solo il Pdl e non il centrosinistra. Quindi sono contro tutti quelli che vogliono distruggere il Pdl».
Indicazioni di Scopelliti anche sulla struttura burocratica: «Alcuni direttori generali li ho già individuati e il mio capo di gabinetto sarà una donna». E in merito alla legge regionale sul full time degli Lsu/Lpu impugnata due giorni fa dal Governo, Scopelliti ha fatto notare che la legge varata sotto la gestione Loiero non aveva la necessaria copertura finanziaria.
In tema di discontinuità con l'era Loiero, un altro annuncio cruciale: «Rientreremo nel Consiglio d'amministrazione della società Ponte sullo Stretto perchè questa infrastruttura rappresenta una delle grandi priorità non soltanto della Calabria, ma dell'intero Mezzogiorno». «Il Ponte – ha aggiunto Scopelliti – è un'opera di estrema importanza perchè rimette in modo l'economia, dà sviluppo e occupazione e diventa centro di attrazione, favorendo e stimolando il turismo. Per noi è vitale in questo momento ed in un momento di crisi economica lo è ancora di più». Secondo Scopelliti, «le questioni di natura ambientale legate alla realizzazione del Ponte rappresentano, ormai, soltanto la battaglia di una minoranza».
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