mercoledì 30 giugno 2010

Edificio intelligente a consumo energetico nullo all'Università dell'Aquila

Sorge a Coppito l’edificio “intelligente”, come ribattezzato da molti. Nell’Università dell’Aquila, infatti, è stata inaugurata questa costruzione che in sè racchiude stabilità, innovazione, solidarietà, ricerca scientifica e soprattutto tutela ambientale.
La palazzina intelligente, che non teme terremoti come accaduto in Abruzzo, è ecologico per due motivi: è stato costruito con materiali riciclabili, e si alimenta esclusivamente ad energia solare. Zero emissioni quindi, tutto funziona per merito dei pannelli solari presenti sul tetto. Grazie anche alle speciali pareti e ai tripli vetri delle vetrate, che forniscono un eccellente isolamento termico, è possibile inoltre dimezzare il fabbisogno energetico.
Il fabbricato ha portato via agli addetti circa un mese e mezzo di lavoro. Costato circa 300mila euro, è stato generosamente donato al Campus dell’Aquila dalla CogEsi (Coge costruzioni generali e Consorzio Esi) di Parma. Un dettaglio interessante sull’energia prodotta e i costi ce lo fornisce direttamente il Presidente del Consorzio Esi, Carlo Bucci: “Di fatto l’università abruzzese non pagherà le bollette di luce e gas. In pratica l’autonomia dell’edificio è assicurata da un principio di scambio: l’Enel acquisisce l’energia in eccesso prodotta dai pannelli solari e la rilascia quando la produzione è inferiore alla necessità. Nell’arco di un anno il bilancio è in pareggio e dunque non ci sono spese“.
L’edificio, oltre a fornire un vantaggio energetico, rimpinguerà persino le casse dell’Ateneo: l’incasso previsto ogni anno, e per i prossimi 20 anni, risulta superare i 9mila euro. La cifra verrà sborsata dal Gestore servizi energetici sotto forma di contributi per chi sceglie i pannelli fotovoltaici.




Altre notizie da sito della Mitsubishi

Ferdinando di Orio, Rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila, inaugura oggi l’edificio energeticamente autonomo, a basso consumo energetico e ad alte prestazioni ambientali, sede di alcuni uffici amministrativi dell’ateneo. Il progetto è frutto di una collaborazione con l’Università degli Studi di Parma     L’Aquila, 20 ottobre 2009 – E’ stato inaugurato oggi all’Aquila dal prof. Ferdinando di Orio, Rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila, il nuovo edificio energeticamente autonomo, a basso consumo energetico e ad alte prestazioni ambientali, sede di alcuni uffici amministrativi dell’ateneo aquilano.   Il progetto, frutto della collaborazione didattica e scientifica tra l’Università degli Studi di Parma e quella del capoluogo abruzzese, è stato realizzato grazie alla donazione di Cogesi, associazione temporanea d’impresa formata da due società parmigiane Consorzio Esi (edilizia sostenibile innovativa)e Co.Ge. Costruzioni Generali – e di tre realtà industriali consolidate: Celenit, Mitsubishi Electric, leader mondiale nella produzione di apparecchiature elettriche ed elettroniche, Saint Gobain, che hanno fornito soluzioni tecnologiche innovative per la costruzione di un edificio altamente eco-efficiente. L’applicazione di queste tecnologie ad elevate prestazioni ambientali consentirà, infatti, un risparmio energetico annuo del +49% e una riduzione di emissioni di CO2 pari a 15,7 tonnellate.   A testimoniare la qualità e l’importanza di questo progetto di ricostruzione consapevole e del continuo sostegno da parte delle aziende nel dare concretezza alla ripresa della città, in questo caso delle attività universitarie, sono stati invitati Guido Bertolaso, direttore del dipartimento di protezione civile, e il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Mariastella Gelmini.   L’inaugurazione ha visto la partecipazione di molte Istituzioni Locali tra cui Gianni Chiodi, Presidente della Regione Abruzzo, Massimo Cialente, Sindaco dell’Aquila, Stefania Pezzopane, Presidente della Provincia dell’Aquila e dei rappresentanti delle aziende che hanno donato, ognuna per il proprio settore di competenza, le soluzioni tecnologiche più idonee per la costruzione dell’edificio.   In particolare, per le Aziende, erano presenti: Paolo Bergamaschi Amministratore delegato CogEsi, Sergio Di Nunzio, Vicepresidente CogEsi; Piero Svegliado, Amministratore delegato Celenit SpA; Fabrizio Maja, Division Manager Air Conditioning System Mitsubishi Electric, Gualtiero Seva, Division Manager Photovoltaics Mitsubishi Electric e Gianni Scotti, Delegato Generale Saint-Gobain Italia.   «Questa donazione è un contributo importante per noi – afferma Ferdinando Di Orio, Rettore dell’Università degli Studi dell’Aquilaperché indica che una realtà industriale significativa del nostro Paese investe sulla nostra Università e sulle nostre capacità scientifiche e culturali: prendiamo atto dell’investimento – perché di questo si tratta – e ne siamo molto grati»     Il Progetto Il disegno architettonico ed esecutivo del progetto è nato per un sistema costruttivo assolutamente innovativo, studiato da CeP Consulenza e Progetti di Parma: una tecnologia stratificata a secco (o sistema struttura/rivestimento: S/R), in grado di garantire edifici con elevati standard qualitativi, in termini di sicurezza, velocità di esecuzione, isolamento termo-acustico, prestazioni energetiche, flessibilità d’uso ed eco-sostenibilità. L’edificio, costituito da uffici per una superficie utile totale di circa duecento metri quadrati, è stato realizzato con una struttura portante in legno, poi tamponata con pannelli stratificati a secco di elementi specializzati e supportati da orditure metalliche.   La progettazione, partita dall’analisi dei fattori ambientali del sito, ha previsto l’installazione di un impianto fotovoltaico da 9,12 kWp composto da moduli ed inverter Mitsubishi Electric che consentiranno una produzione annua di circa 13.000 kWh e una riduzione delle emissioni di CO2 pari a circa 8 tonnellate all’anno. I moduli fotovoltaici Mitsubishi Electric si distinguono per il primato mondiale nell’efficienza di conversione che garantisce quindi il massimo rendimento energetico di ogni singola cella. Sono inoltre gli unici pannelli che non utilizzano piombo nelle saldature, consentendo un minore impatto ambientale rispetto ai moduli fotovoltaici tradizionali. L’impianto consentirà di coprire totalmente il fabbisogno energetico primario dell’edificio. Anche per la climatizzazione, il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria della palazzina è stato utilizzato un sistema VRF a pompa di calore sempre Mitsubishi Electric, raggiungendo così la soluzione ottimale in termini di risparmio energetico, riduzione dell’inquinamento grazie all’assenza di Co2, e di sicurezza contro esplosioni in caso di evento sismico per la mancanza di gas come fonte di alimentazione degli impianti.   Le pareti perimetrali dell’edificio e le pareti interne sono state realizzate con tecnologia stratificata a secco di Saint-Gobain, con l’impiego di prodotti a marchio Placo e Rigips. La tecnologia applicata garantisce elevate prestazioni di isolamento termico (U=0,17 W/m2K), acustico, resistenza all’effrazione e all’urto, protezione passiva dal fuoco. Per migliorare ulteriormente le prestazioni di resistenza meccanica, di durezza superficiale e di finitura è stato impiegato il sistema Habito, che rispetta le disposizioni legislative che regolamentano l’isolamento acustico, la statica e la sismica nelle costruzioni edili. Per le pavimentazioni sono stati utilizzati massetti a secco Rigidur in gesso fibrato che consentono una migliore programmazione dei lavori in cantiere, maggiore pulizia e una notevole riduzione nel consumo di acqua durante la costruzione. Le vetrate impiegate sono altamente isolanti: le vetrate Saint-Gobain Glass CLIMATOP ONE sono composte da tre lastre di cristallo separate fra di loro da due intercapedini riempite di gas Kripton. L’utilizzo di particolari rivestimenti (SGG PLANITHERM ONE) e la combinazione d’intercalari speciali (SGG STADIP SILENCE) consente di ottenere alte prestazioni sia termiche, che acustiche. La scelta di una vetrata isolante ad alto contenuto tecnologico consente di ottenere contemporaneamente un’ottima trasmissione luminosa (quindi una buona illuminazione anche nelle giornate più buie), un’ottima trasmittanza termica (quindi un’elevata capacità di trattenere il calore nei periodi più freddi) e un fattore solare decisamente importante, determinando una temperatura ideale anche nelle giornate più calde.   Per il progetto dell’involucro sono stati scelti materiali come la lana di legno mineralizzata, la fibra di legno, guaine traspiranti e freni al vapore, di Celenit. Al contrario di altri materiali isolanti leggeri, i pannelli Celenit possiedono una buona conduttività e sono caratterizzati da elevati calore specifico e massa volumica. Queste proprietà garantiscono ottimali valori di trasmittanza termica, sfasamento e attenuazione dell’onda termica. Le soluzioni utilizzate, oltre a rispettare i requisiti imposti dalla legge, garantiscono un elevato comfort abitativo e risparmio energetico, sia nel periodo invernale sia in quello estivo, diminuendo il consumo derivato dagli impianti di riscaldamento e di condizionamento.   Ulteriori materiali sono stati forniti da: 3elle (porte e serramenti), Caparol (intonaci e pitture), Enghel (scuretti), Keope (pavimenti e rivestimenti), OfficePlan (arredi), Roto (scala retrattile).

1 commento:

  1. Ottime iniziative vedono la luce durante la crisi, segno che l'uomo migliora in tempi di fficili. io ho trovato un'azienda che produce finestre dinamiche che permettono oltre al risparmio energetico sui costi di riscaldamento e condizionamento di cui si può fare a meno anche la salubrità degli ambienti. non so se si può postare il link ad ogni modo su google si trova facilmente c'è anche un video su youtube provate con finestra in alluminio dinamica

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