Oggi é atteso il via libera al contestatissimo decreto legge sulle fondazioni lirico-sinfoniche, in scadenza oggi, mentre per il decreto di riforma delle università italiane bisognerà attendere la fine della pausa estiva, probabilmente settembre, come annunciato qualche giorno fa anche dal ministro Gelmini.
L'agenda dei lavori parlamentari è sempre più monopolizzata dalla manovra di Tremonti: arriverà in aula, al Senato, il prossimo 6 luglio, per ottenere il via libera, con ogni probabilità, il 9. Poi ci sarà la volata finale alla Camera, che in soli 20 giorni (ma non più di 10-12 di lavori effettivi) dovrà licenziare definitivamente la legge di correzione dei conti pubblici, che pesa 24,9 miliardi.
Insomma, a poco più di un mese dalla chiusura del Parlamento, ce la potrebbe fare anche il ddl sulla sicurezza stradale, che dovrebbe ottenere in questi giorni la sede legislativa alla Camera, per poi passare al Senato, che deve esaminare le novità introdotte da Montecitorio. Sul provvedimento pesa, però, la "minaccia" del ministro Matteoli che, senza un contingentamento dei tempi, ha annunciato l'emanazione di un decreto legge ad hoc per far entrare in vigore le nuove norme prima dell'esodo estivo.
Tensioni nella maggioranza rallentano i provvedimenti in materia di giustizia. Il provvedimento di riforma della professione forense, presentato il 21 maggio 2008, è ancora fermo, in prima lettura, all'esame dell'assemblea di Palazzo Madama. Stessa sorte per il ddl costituzionale sullo "scudo giudiziario" per le alte cariche dello Stato, pure lui fermo al primo esame della commissione Affari costituzionali del Senato. Ed è sempre più probabile uno slittamento del voto definitivo per dopo l'estate, anche a causa dello stop all'applicazione della legge (ordinaria) per il neo ministro Brancher.
Discorso a parte, merita il ddl sulle intercettazioni telefoniche. La commissione Giustizia della Camera se ne occuperà ancora questa settimana, ma ormai sembrano ridotte al lumicino le speranze del Governo di varara la legge prima delle vacanze estive. Slitterà a dopo l'estate, anche, l'approvazione definitiva della Carta dei doveri della pubblica amministrazione, attualmente, all'esame della commissione Affari costituzionali del Senato, dopo il via libera della Camera, dello scorso 9 giugno.
Andamento lento per il cosiddetto "collegato lavoro", approvato una prima volta dalla Camere, ma rinviato al Parlamento dal Capo dello Stato, lo scorso 31 marzo per presunte violazioni della Costituzione. Attualmente, il provvedimento, passato il nuovo esame alla Camera, ha superato lo scoglio delle commissioni al Senato, che, però, hanno rimodificato la versione uscita da Montecitorio sulla discussa norma sugli arbitrati. Il testo, secondo quanto riferisce il relatore Maurizio Castro (Pdl) arriverà in aula a Palazzo Madama, entro la prima decade di luglio. Bisognerà poi approvarlo e rimandare l'intero provvedimento, in settima lettura, alla Camera. Ed è molto probabile che il via libera definitivo possa arrivare a settembre, di rientro dalla vacanze.
Cammino a rilento pure per il disegno di legge sul testamento biologico, presentato alle Camere il 29 aprile 2008 e, approvato, dal Senato il 26 marzo 2009, e ora, attualmente, fermo all'esame della commissione Affari sociali di Montecitorio, che dovrebbe (ma anche qui il condizionale è d'obbligo) licenziarlo per l'aula entro la prima metà di luglio. Ma ormai senza nessuna chanche di arrivare al voto finale prima dell'autunno inoltrato.
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