Faccio seguito alla nota, datata 02/06/2010, inviata da un certo A. N. (anonimo negligente?) dal titolo Stagisti: c’è chi dice no…Leggendo quelle parole assolutamente insensate e che denotano una totale ignoranza di quello che è stato il nostro percorso, non può non venire alla mente una storiella, vecchia come il mondo ma attualissima come morale, che racconta di una volpe affamata che vide dei grappoli d’uva che pendevano da un pergolato e tentò invano di afferrarli. "Robaccia acerba!" disse allora tra sé e sé; e se ne andò. Così, anche fra gli uomini, c’è chi, non riuscendo per incapacità a raggiungere il suo intento, ne dà la colpa alle circostanze e sputa veleno su chi ci riesce per pura capacità. Mitico Esopo!
Tornando al meritevole e referenziato Sig. A.N. (di cui vorremmo tanto consultare il curriculum vitae per capire se aveva i requisiti anche solo per partecipare alla nostra rigidissima selezione) ed alla sua attenta disamina è il caso di sottolineare:
1) delle persone che popolano la nostra P.A. solo il 30/40% ha superato un concorso, il resto fa parte delle eccezioni previste dalla legge;
2) nessuno di noi ha mai preteso sconti o favoritismi per eventuali modalità di accesso alla P.A., semplicemente l’applicazione equa e non discriminante dell’articolo 14 della legge regionale n. 8/2010 (ma a quanto pare il nostro interlocutore esperto di diritto lo ignora!);
3) nessuno di noi ha mai accusato di negligenza i dirigenti ed i funzionari che abbiamo affiancato, ma abbiamo semplicemente sottolineato, se non fosse sufficientemente palese agli occhi dell’Italia intera (Brunetta docet), che esistono nella P.A. dipendenti pubblici assenteisti e demotivati che andrebbero di certo sostituiti da gente titolata ed efficiente;
4) ci rivolgiamo agli Amministratori Regionali perché il secondo punto del Programma di Governo 2010-2015 targato Scopelliti è il binomio giovani e lavoro, problematica che il Governatore ha sempre sottolineato voler gestire dando alla Calabria una svolta meritocratica che noi rappresentiamo in pieno;
5) noi “calpestare i diritti dei giovani che ogni giorno lottano sui libri”? Questa infamante frase denota in pieno l’ignoranza del Sig. A.N., talmente gretto da non capire neanche che quella del Programma Stages non è solo una battaglia “nostra” ma è estesa a tutti i giovani che si battono per non vedersi negare un’ opportunità di lavoro, che le Istituzioni hanno il dovere di offrire, a tutti secondo i bisogni, a ciascuno secondo le capacità. Ed è anche la battaglia di una Regione martoriata, che potrà risalire dal baratro in cui è sprofondata solo puntando al merito ed al talento. L’impresa di risorgere è certo ardua, soprattutto perché, purtroppo, c’è gente che, invece di pensare a fare gruppo su questioni che sono interesse e vantaggio per la collettività intera, rema contro la sua stessa terra solo per acredine immotivata. Ma noi continueremo per la nostra strada sempre e comunque.
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