giovedì 22 luglio 2010

Università di Bari: risanamento del buco da 52 mln di euro


da corrieredelmezzogiorno.it del 22.7.2010

BARI - Il piano di rientro dell’Università di Bari, per risanare il buco di 52 milioni di euro, è stato approvato ieri dalla commissione bilancio. Dopo mesi di occupazioni, di proteste in strada, di appelli alle istituzioni, gli studenti sono riusciti ad ottenere una riduzione dal 27 al 15 per cento, ma l’aumento tasse ci sarà. Ieri la proposta è stata presentata in commissione: il passaggio è necessario prima di arrivare in senato accademico e in cda. Senza l’ok della commissione bilancio, nessun piano di rientro potrebbe essere presentato dall’Ateneo. «Riscontriamo - commenta Claudio Riccio di Link - una marcia indietro dell’amministrazione sulla questione delle tasse. In realtà il 15 per cento è stato calcolato sul reale introito e non su quello previsto: in questo caso riusciremmo a ridurre questo incremento addirittura fino al 4 per cento.
Noi siamo contrari a qualsiasi manovra che danneggia le tasche degli studenti, ma non possiamo non notare la riduzione della percentuale che l’Ateneo ha apportato. E questo per noi è un risultato importantissi mo, considerando la battagliache abbiamo avviato con le occupazioni dei mesi scorsi». L’Ateneo, rifacendo i calcoli, ha ricavato, grazie ai moduli Iseeu (previsti per legge e che permettono quindi un maggiore controllo sugli evasori) un incremento di cassa pari a circa 2 milioni di euro. Cifra che quindi ha permesso di ridurre l’iniziale aumento previsto per l’anno prossimo. «Quella proposta iniziale - continua Riccio - era illegale perchè sforava il tetto massimo previsto per legge e colpiva i redditi più bassi». Ieri sono stati approvati anche i capitoli legati alla vendita degli immobili (l’ex Manifattura del valore di 20 milioni di euro, il palazzo di Giulio Petroni di altri 7 milioni di euro e diversi suoli a Valenzano), mentre è stato messo a verbale l’avanzo di amministrazione di 19 milioni.
Con i tagli apportati in tutti i dipartimenti e ai servizi agli studenti (pari a quasi il 40 per cento), l’Ateneo in questa maniera conta di rientrare in tre anni nei 52 milioni di euro di buco, causato principalmente dal mancato pagamento da parte delle precedenti amministrazioni degli adeguamenti stipendiali del personale. Oggi si riunirà la commissione tasse per stabilire come distribuire l’aumento stabilito nel piano di rientro tra le varie fasce di reddito. Intanto ieri il cda dell’Ateneo ha dato il via libera al pagamento degli stipendi per 63 dipendenti del Policlinico fino a dicembre.
Samantha Dell'Edera
22 luglio 2010

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