giovedì 23 dicembre 2010

Conferenza dei rettori: Università di Torino si chiama fuori

LA STAMPA del 23 Dicembre 2010
estratto da pag. 9

Conferenza dei rettori: Torino si chiama fuori

Diciottomila euro sono poca cosa per un ateneo con un bilancio di quasi 800 milioni di euro. Sono però abbastanza per sancire una frattura insanabile, creare un precedente che lascerà il segno. L'Università di Torino ha deciso di non versare per il 2011 la quota d'iscrizione alla Crui (18 mila euro), la conferenza che riunisce i rettori delle 80 università italiane. li rettore Ezio Pelizzetti, del resto, diserta le riunioni con i suoi colleghi da più di un anno, in aperta polemica con il fronte maggioritario «pro Gelmini». Adesso, proprio mentre il ddl Gelmini è arrivato all'ultima curva, l'Università di Torino esce di fatto dalla Crui, e lo fa con una decisione del Senato accademico, sollecitata da molte facoltà, che pone l'ateneo fuori dall'organismo, unico caso in Italia.
«Valuteremo in futuro come comportarci», spiega il rettore. «Dì sicuro io da tempo non mi sento rappresentato, sono in disaccordo con le posizioni della Crui e del suo presidente Decleva, tanto è vero che non mi sono più presentato a nessuna delle riunioni convocate».
L'Università di Torino è l'ateneo in cui è deflagrata la protesta dei ricercatori, uno dei più critici, da sempre, nei confronti delle riforme varate dal governo. «Nel ddl ci sono provvedimenti condivisibili», precisa Pelizzetti, «ma l'impianto penalizza gli atenei virtuosi, li incatena e li lascia privi di risorse». 

A. ROS.

Nessun commento:

Posta un commento