sabato 16 ottobre 2010

Carissimo precario ........ (videolettera di Nichi Vendola)

da sito Repubblica.it del 16.10.2010

Sono «i veri eroi dei nostri tempi». Parola del governatore della Puglia che ai precari dell´università dedica una videolettera trasmessa sul sito nichivendola.it. «Caro precario, io penso che non valga la pena di lamentarsi. Forse è giunto il momento di rivoltarsi» racconta il portavoce nazionale di Sinistra e libertà.
«Siamo al capolinea di una stagione che ha sfigurato l´Italia - afferma tra l´altro Nichi Vendola - e che ha massacrato diritti sociali fondamentali. Il colpo grosso è quello che riguarda proprio la formazione: precarizzare il mercato del lavoro e rendere precaria la cultura, gli apparati formativi, i docenti, gli insegnanti, gli studenti. La società della precarietà».

«Carissimo precario» ripete il presidente della Regione «la voglia di scriverti mi deriva dalla considerazione della tua ingratitudine: in fondo tu sei il vero eroe del nostro tempo. I precari che oggi dilagano in ogni segmento del mondo produttivo sembrano viceversa non accorgersi di questa centralità» afferma Vendola. E aggiunge: «In particolar modo, la tua ingratitudine rischia addirittura di rappresentare un granello di sabbia che può inceppare il meccanismo del governo».
Vendola continua puntando l´indice sul ministro Gelmini: «E´ stata sul punto di mettere una toppa a quel dolore acutissimo o a quel buco violentissimo che si sta creando nel sistema universitario, e la toppa era un emendamento salva-precari. Ma anche questa volta non aveva fatto i conti con il ministro Tremonti. Giacché siamo di fronte a un monopolio tremontiano, con un commissariamento politico del governo Berlusconi».
L´università italiana, di fatto, subirà tagli per 1 miliardo 400 milioni di euro, «un salasso che non ha precedenti nella storia italiana, sostanzialmente un colpo alla nuca del sistema universitario. Non c´è salva-precari, non c´è salvezza», sostiene Vendola, che taglia corto: «Sei ancora una volta, caro precario, l´eroe del governo Berlusconi».

Da Palermo, dove partecipa ad una manifestazione di Sinistra e libertà, Vendola chiede le dimissioni di Maria Stella Gelmini: «L´Italia è, ormai da tempo, fisiologicamente nel fango. Per esempio, siamo stati bombardati dal propagandismo di regime su una riforma epocale, quella dell´università che giungeva ormai in dirittura d´arrivo. A questo proposito quello che è accaduto l´altro ieri è surreale. Dopo un anno intero di discussione sul suo carattere rivoluzionario, la riforma slitta perché era stata approvata da un ramo del Parlamento senza la copertura economica. A questo punto il ministro dell´Istruzione dovrebbe dimettersi».
A Roma, intanto, sette parlamentari del Pd - Grassi, Bellanova, Bordo, Capano, Mastromauro, Servodio, Vico - domandano al titolare dell´Economia: «Quando il governo firmerà il piano di rientro dal deficit sanitario predisposto dalla Regione Puglia»? In ballo ci sono 500 milioni di euro.

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