domenica 28 marzo 2010

Trasformiamo con energia la crisi in un'opportunità ecocompatibile

Ieri, 20 Febbraio, su Repubblica è apparso un articolo che riporta le affermazioni del Rettore del più grande Ateneo d'Italia che annuncia il pericolo di commissariamento perchè il bilancio, causa la riduzione del Fondo di Finanziamento Ordinario, potrebbe i tempi brevi andare "in rosso".
Il nostro Rettore, di rimando, ha inviato a tutti noi, tramite Notiziario e tramite news sul portale, un messaggio che conferma la situazione di crisi di tutte le Università italiane e che, anche a dispetto della nostra certificata "virtuosità" economica, ci costringerà quantomeno a significativi sacrifici nell'immediato futuro. Fa rilevare che il tutto non può prescindere dalla consapevolezza diffusa della criticità del periodo e dalla partecipazione proattiva di tutte le componenti dell'Ateneo nel mettere in atto comportamenti che riducano le varie spese.I documenti relativi a quanto ho su descritto possono essere facilmente reperiti a questo link:
http://www.unical.it/portale/portaltemplates/view/view.cfm?16774
Sono al corrente che da tempo il CdA sta affrontando il problema cercando di concentrarsi su quelle voci di spesa che non intacchino significativamente la ricerca e la didattica, ma che sono suscettibili di drastiche riduzioni.Come avviene spesso in ogni famiglia, allora, le prime spese cui si presta attenzione sono il consumo di energia, le spese di pulizia, le attività di ricreazione, etc. In particolare la spesa per l'energia è quella che è apparsa subito quella che potrebbe condurre a grandi risparmi. D'altra parte già nel 2007 era stata oggetto di attenzione del CdA, tant'è che nel documento programmatico del Rettore per il quadriennio in corso si leggeva: "Tra le molte iniziative programmate per il prossimo triennio 2007/2009, degna di nota è quella del project financing per la realizzazione di impianti di cogenerazione di calore e di energia elettrica da fonti rinnovabili per una potenza totale di 20 MWatt. Il progetto, il cui costo di realizzazione (stimato in almeno 15 Milioni di Euro) sarà sostenuto interamente dal promotore finanziario, darà, in ambito locale, un significativo impulso all’uso di fonti di energia rinnovabili a basso (o, addirittura, nullo) impatto ambientale."

In effetti il Consiglio di Amministrazione, con deliberazione in data 11 Aprile 2007, esecutiva a sensi di legge, approvava il programma triennale dei lavori pubblici 2007/2009 e prevedeva un intervento finalizzato al risparmio energetico mediante:a) la realizzazione di un impianto di cogenerazione ad alto rendimento/trigenerazione, capace di soddisfare il bisogno di calore utile, necessario agli immobili dell’Università, nonché di fornire l’elettricità utile e necessaria per il soddisfacimento del carico elettrico degli immobili e delle aree esterne. Tale fabbisogno energetico doveva essere soddisfatto utilizzando, almeno per il 20% (venti per cento), fonti rinnovabili, eventualmente utilizzando impianti modulari.b) la gestione, la manutenzione e la modifica e ristrutturazione degli impianti utilizzatori (impianti elettrici, di riscaldamento invernale, di condizionamento estivo e meccanici) degli immobili, con la finalità di massimizzare lo sfruttamento dell’energia totale prodotta, migliorare la qualità e la continuità del servizio e, soprattutto, razionalizzare e ridurre i consumi energetici.c) La possibilità di realizzare un impianto a totale Alimentazione da Fonti Rinnovabili (AFR) per quantità di energia elettrica in sovrappiù, comunque non superiore al 100% della quantità indicata al punto a), da immettere nella rete locale e nazionale. Una parte dell’ impianto AFR sopra indicato, per una quota di energia pari ad almeno il 50%, dovrà essere ubicato in siti posti entro le aree di disponibilità dell’Università della Calabria. La rimanente parte dell’impianto potrà essere ubicata anche al di fuori delle aree di disponibilità dell’Università della Calabria, purché nell’ambito del territorio calabrese, con preferenza per siti ubicati nella provincia di Cosenza.I dettagli del bando conseguente all'approvazione del piano triennale 2007/09 potete reperirlo a questo link:
http://www.unical.it/portale/concorsi/view_bando.cfm?Q_BAN_ID=391&Q_COMM=

La gara si svolse, anche se con relativa lentezza, legata a ricorsi vari ed altri eventi, purtroppo usuali per una procedura non ancora standardizzata qual'è un "project financing". Alla fine però fra le proposte dei candidati promotori e le richieste dell'Università rimase una distanza tale (economica e tecnica) da far decidere al CdA di non individuare il promotore fra i candidati e di rimandare il tentativo a tempi successivi.Potrebbe essere, quindi, giunta l'occasione per riprendere e migliorare l'idea. Tanti sono gli aspetti su cui lavorare, sia sulla base dell'esperienza maturata, sia sfruttando gli avanzamenti tecnologici intervenuti, sia valutando la possibilità di finanziamento diverse dal project financing.
Resta sempre, infatti, la constatazione di base che in campo energetico non solo sono possibili significativi risparmi (non voglio neppure parlare della possibilità di tramutare il problema energetico in un'ulteriore fonte di finanziamento) ma è concreta la possibiltà di operare salvaguardando, ancor più di quanto si faccia attualmente, l'ecosistema del nostro Campus e di mostrare al territorio come, con intelligenza, si possono programmare interventi in campo energetico in tutta la Calabria, terra in cui la salvaguardia ambientale è di vitale importanza per la sua economia e per il suo corretto sviluppo.In particolare le nostre strutture, avveniristiche nel 1970/80, sono esempi concreti di teleriscaldamento, di controllo a distanza, di qualità architettonica. Le dimensioni del Campus ed il numero di utenti ci consentono di divenire un valido laboratorio, oppure un valido esempio per realtà di dimensioni similari. Una realtà unica, per non dire "unical", da sfruttare e da rendere "simbolo" per l'intera Calabria se non per l'intero sud Italia o per l'area mediterranea cui apparteniamo. Proprio per la presenza di tali caratteristiche peculiari è auspicabile l'intervento e l'aiuto degli Enti locali, primo fra tutti la Regione Calabria.


Sto seguendo alcune riunioni in cui si sta iniziando ad affrontare il problema e basta solo citare delle parole chiave per comprendere la portata dei ragionamenti: interventi sul settore residenziale, interventi sul settore non residenziale, fonti di energia rinnovabile, processi e tecnologie finalizzate all'efficienza (eolico e minieolico, solare termico e fotovoltaico, biomasse, geotermia) trigenerazione, teleriscaldamento, ecobuilding, passive Haus, sostenibilità dei materiali, integrazione tra elementi architettonici esistenti e nuovi interventi, facciate a doppia pelle, tetti verdi e giardini pensili, sistema a cappotto, pareti ventilate, nuove celle solari, etc.Credo che in tempi brevi cominceranno ad essere varati i primi stralci di un piano energetico molto ampio. Sono sicuro che le decisioni saranno ampiamente pubblicizzate, soprattutto allo scopo di favorire la collaborazione dei vari esperti del nostro Ateneo e per far si che tali scelte siano condivise e approvate dalla grande maggioranza degli utenti del Campus, in modo che producano risultati corrispondenti alle loro grandi potenzialità.



Sono a conoscenza che tutte le componenti del CdA e dell'Amministrazione stanno contribuendo, ognuna secondo le proprie possibilità e le proprie competenze, alla ricerca delle soluzioni per la riduzione dei costi energetici e per la ricerca di nuove risorse economiche. In particolare, il nostro rappresentante in CdA, Lello Agostino, è stato coinvolto pesantemente ed in prima persona nello sviluppo delle attività programmatorie in campo energetico. Il suo mandato, purtoppo per lui, è iniziato in un momento economico non certo florido. Avere la percezione che le azioni che lui proporrà in CdA sono condivise dai suoi rappresentati lo spronerà a fare del suo meglio ed ..... a metterci tutta l'energia per attuarle!

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