giovedì 20 ottobre 2011

Meier: «C'è spazio solo per le case ecocompatibili»

da www.ilsole24ore.it

Luce, spazio, acqua, verde, doppio soggiorno: le cinque garanzie offerte dall'architetto americano nelle case da lui progettate
di Enrico Bronzo


Altro che soffitti alti 2,70 o sottotetti abitabili. Le magnifiche case di Richard Meier in cui tutti vorrebbero abitare hanno costantemente altezze "infinite. Sarà perché il famoso architetto americano è abituato a progettare musei del calibro del Getty Museum di Los Angeles o l'High Museum of art di Atlanta, poi ampliato da Renzo Piano.
Le numerose abitazioni uscite dalla matita di Meier hanno in comune la bellezza d'affaccio, grazie a facciate realizzate in vetro, la presenza dell'acqua - sotto forma di mare e/o piscina - e il verde. Richard Meier è l'eleganza fatta persona. A soli 49 anni nel 1984 vinse l'Oscar dell'architettura, il Pritzker Prize, il più giovane premiato di sempre. L'intervista si è svolta a Jesolo mercoledì scorso in occasione della presentazione delle The beach houses, da lui progettate, all'interno del Jesolo Lido Village.

Mister Meier le piace l'Italia?
La amo.
Cosa le piace in particolare?
Il cibo è fantastico e questo viene riconosciuto universalmente: il miglior ristorante di New York è italiano!
Dove sta lavorando nel nostro paese?
oltre che a Jesolo alle porte di Bergamo nella sede di i.lab Italcementi nell'area del KilometroRosso (a cui la Commissione europea a maggio ha assegnato il premio European greenbuilding award 2010 come miglior edificio d'Italia per l'efficienza energetica, che grazie al cemento autopulente riduce l'inquinamento, ndr).
L'utilizzo del cemento "eco" è un suo cavallo di battaglia
In Italia l'ho già utilizzato a Roma per la Chiesa di Dio padre misericordioso. Ogni nuova costruzione al giorno d'oggi deve prevede il risparmio energetico, non si può fare altrimenti, non ci sarebbe mercato per stabili che non siano ecosostenibili.
Qual è il suo materiale preferito.
Per me resta il vetro, anche per le coperture.
A proposito di Roma si parla molto di un possibile abbattimento del muro dell'Ara pacis?
Si tratta di un problema politico. Quando mi hanno detto di progettare il museo non c'era l'esigenza di creare una zona verde e pedonale. Io comunque vado d'accordo con tutti: Rutelli, Veltroni e Alemanno.
Cosa ne pensa dell'articolo apparso sul New York Times online in cui si dice Roma si modernizza mentre il suo passato si sbriciola (di recente si è staccato un soffitto della Domus Aurea di Nerone e, un mese dopo, un pezzo di Colosseo, ndr).
Penso che Roma non sia solo un museo, ma una città dove si vive, dove c'è attività, dove si fanno le cose. È così oggi ed è stato così in passato e se nel passato non avessero costruito niente (per mantenere l'esistente) oggi non ci sarebbe nulla da contemplare.
Cosa pensa delle lungaggini presenti in Italia e delle sentenze che bloccano e poi magari sbloccano i lavori?
Io non generalizzerei, ogni progetto è diverso e può avere i suoi problemi.
A Bologna come sta andando? (è in pista con la riqualificazione Bertalia-Lazzaretto, ndr) 
Non so cosa succederà. Non ho novità al riguardo.
In Cina come si è trovato, in particolare con le bellissime residenze di Shenzhen?
In Cina mi trovo bene, si lavora duramente a una velocità molto sostenuta. Tra i progetti in corso c'è un albergo a 8 stelle a Tianjin.
Altri grandi progetti in giro per il mondo?
La torre Rothschild a Tel Aviv, fine lavori nel 2013, e una torre residenziale a San Francisco che verrà ultimata nel 2012.
In Giappone è in corso un dibattito perché nel lungo periodo è prevista una flessione della popolazione da 120 a 80 milioni con la necessità quindi di ristrutturare gli edifici esistenti invece di costruirne di nuovi.
Credo che dipenda dal tipo di edificio. Ci sono alcuni edifici che meritano di essere ristrutturati, specialmente in Giappone, e altri per i quali non è possibile fare nulla, per esempio le vecchie casette in legno.
Qual è il suo concetto di architettura?
Non è cambiato negli anni. Un edificio dura tutta una vita ed è uno spazio di vita, di emozioni, dove si mettono in gioco le capacità delle persone. E così è l'architettura: spazio, vita e capacità umane.
Cosa preferisce costruire più di tutto?
Se posso decidere… mi piacerebbe progettare ancora musei.
Il giro d'affari del suo studio?
Non lo so.

L'architetto ammette che la crisi ha colpito anche il suo settore e si avvia alla conferenza stampa, e successivo party, con oltre un centinaio di invitati tutti vestiti di bianco.

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