dal sito facebook di diego cugia - jack folla del 9.2.2011
Ogni volta che guardo il ministro del lavoro Sacconi, o quello della giustizia Alfano blaterare sul carro dei vincitori, difendere a spada tratta L’Indifendibile, vengo sopraffatto da una terribile affascinazione. Più il carro scricchiola, più questi lo incensano, si compiacciono di essere ancora “maggioranza”, e in ogni loro sorriso compiaciuto di trovarsi, nonostante tutto, dalla parte vincente, riconosci due mediocri perfetti. Gli devono tutto. Come la Santanché, la Carfagna, la Gelmini. Come l’inudito Frattini dalle sopracciglia più spesse della fronte. O quel mascherone da carro di Viareggio di Calderoli. Senza di lui sono nulla. Lo imitano anche nelle menzogne, ma lui ci crede, loro no: è più grave. Ciò che mi provoca una commozione atroce è quando Berlusconi cadrà. Li vedrete prendere precipitosamente le distanze con sorrisi altrettanto disgustosi: «Non sapevamo…Eravamo all’oscuro…Non potevamo supporre…Era un violento, un maiale, uno squadrista.» Ne diranno di ogni. Lo sbraneranno vivo, come tutti gli italiani che l’hanno votato e che stanno facendo quadrato intorno all’Impresentabile. Per leggerezza, per incoscienza, per avvilimento culturale. Ci ricorderanno i fascisti che indossarono la camicia rossa il giorno della Liberazione. Tenteranno di riciclarsi in ogni modo (ed è questo il terribile che mi commuove) ci riusciranno pure questa volta. Il Capo pagherà tutto e loro niente. Il giorno che Berlusconi cadrà, o questa feccia sparisce dal Paese, o ci toccherà pure difenderlo dai suoi. Che palle essere democratici, però.
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