pubblicato su mezzoeuro del 26.1.2011
988 borse lavoro per le imprese assegnate nel cuore di una notte. A mezzo posta privata, in sette minuti, arrivano migliaia di domande. Solo 500 se le prende Abramo
A mezzanotte e dieci minuti i giochi erano già fatti. Borse lavoro da assegnare alle imprese per inquadramento per tre anni andate in fumo da mezzanotte a mezzanotte e sette minuti.
Accade tutto la notte del 30 ottobre ed è una notte delle streghe per davvero quella. Si apre ufficialmente il bando a sportello a mezzanotte. Lo sanno tutti e soprattutto lo sa bene chi lo deve sapere, funziona sempre così. Non c’è tempo per aspettare l’apertura delle Poste ufficiali, la raccomandata fa fede ma arriva troppo tardi. Occorre un servizio privato per far prima e non sono molti quelli in Calabria che se lo possono permettere un servizio privato gestito in proprio (ci riesce guarda caso proprio chi ha preso più borse di tutti, Abramo, 500).
Le domande dovrebbero essere inviate esclusivamente tramite raccomandata AR, all’amministrazione ragionale a partire da una data successiva alla pubblicazione dell’avviso pubblico sul Bollettino ufficiale regionale. L’amministrazione regionale dovrebbe assegnare ad ogni domanda pervenuta un protocollo progressiva valevole ai fini dell’ordine cronologico di ricezione.
La prima fase di selezione delle domande è relativa alla verifica di ammissibilità dovrebbe essere finalizzata a verificare una serie di cose.
L’assenza di uno solo dei requisiti comporta le dichiarazione di inammissibilità della domanda.
Nella procedura seguita l’avviso pubblico non prevede, esplicitamente che l’istruttoria e la valutazione delle domande debba essere effettuata “a sportello valutativo”, ai sensi del dlgs 31 marzo 1998, n. 123
Si tratta di una dimenticanza o di una ambiguità voluta? L’avviso pubblico non funziona secondo la procedura “a sportello valutativo” ma secondo una procedura che non è conforme con i criteri di selezione delle operazioni del Por Calabria FSE 2007/2013.
Le domande di partecipazione dovevano essere trasmesse esclusivamente tramite raccomandata A/R a partire dal 15° giorno successivo alla data di pubblicazione dell’avviso sul Bur Calabria a mezzo dei servizi postali abilitati. La data e l’orario della domanda valenti per l’istruttoria valutativa è stabilita e comprovata dal timbro con data ed orario riportati sulla busta dagli uffici dei servizi postali accentanti.
La scelta di utilizzare la data e l’ora di spedizione della domanda (comprovata dai servizi postali abilitati) come data e ora valide per determinare la posizione valida ai fini dell’ordine cronologico di ricezione della domanda da parte dell’amministrazione regionale (determinata dal Protocollo del dipartimento) ha di fatto creato centinaia di “sportelli” pubblici e privati abilitati a ricevere le domande di finanziamento.
Da ciò, come era facilmente prevedibile, è nato il “mercato dei protocolli per i finanziamenti regionali”. I servizi postali privati abilitati in molti casi hanno “riservato lotti di protocolli” a commercialisti, consulenti, e altri soggetti. Alle ore 1.00 del mattino della giornata di apertura dello “sportello”, o meglio degli “sportelli” risultavano protocollate migliaia di domande di finanziamento che da sole sembra assorbiranno l’intero budget disponibile.
La Regione Calabria dovrebbe a questo punto verificare la corretta applicazione della legge da parte dei servizi postali privati per quanto attiene alla reale possibilità di ricevere direttamente dagli utenti nel pieno della notte e a protocollare un numero elevato di domande in un tempo limitatissimo.
Altro interessante punto da verificare è quello del costo pagato dagli utenti ad alcuni servizi postali privati per il servizio di ricezione e trasmissione delle domande di finanziamento. Sembra che tale costo sia stato strettamente correlato con la data e l’ora di ricezione della domanda (una sorta di prenotazione del protocollo di spedizione).
Ma la cosa più grave è quella che le domande di finanziamento non saranno oggetto di alcuna seria ed efficace valutazione.
Normalmente in un avviso pubblico a “Sportello valutativo” dovrebbero essere ammesse a finanziamento solo le domande che totalizzano nella valutazione di merito un punteggio maggiore di un punteggio minimo di soglia.
Nell’avviso pubblico regionale non è stato fissato nessun punteggio minimo e pertanto di fatto i criteri di valutazione sono sostanzialmente e di fatto non applicati. Vengono finanziati tutti i progetti ammissibile secondo l’ordine determinato dal “mercato dei protocolli”.
Quanto detto sembrerebbe essere confermato dal fatto che l’avviso pubblico fa riferimento al punteggio calcolato sulla base dei criteri di valutazione solo nella cosiddetta “fase di esaurimento delle risorse finanziarie, ultimo giorno utile di assegnazione dei finanziamenti” insieme al altri criteri, alcuni dei quali del tutto inammissibili (contributi volontari associazioni sportive).
Sarebbe interessante conoscere (andava esplicitato nell’avviso pubblico) come si determina l’inizio della “fase di esaurimento delle risorse finanziarie..” visto che il tutto si è “consumato” in poche ore dopo l’apertura dello sportello o meglio del “mercato dei protocolli”.
Per chiarire questi punti è necessario effettuare, attraverso una richiesta di accesso agli atti da indirizzare al responsabile unico del procedimento dell’avviso pubblico, una immediata verifica delle procedure e dei criteri di valutazione adottati dalla Commissione di valutazione (acquisizione dei verbali della commissione). La commissione valutazione, una volta accertata l’inutilità, o meglio la non applicabilità reale, dei criteri di valutazione previsti nell’avviso pubblico, dovrebbe nella prima seduta evidenziare il tutto e trasmettere gli atti al responsabile unico del procedimento.
Ma non è andata così nella notte delle streghe di Calabria. Dove a mezzanotte e a cavallo delle poste private tutto può accadere. Neanche cenerentola si sarebbe accorta di nulla.
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