martedì 22 febbraio 2011

Assegni di ricerca e dottorati: tutto bloccato

 da www.step1.it del 22.02.2011

"L’esordio della legge Gelmini sta provocando il caos. L’abolizione dei vecchi assegni di ricerca della legge 449/97 e dei vecchi contratti a TD della legge 230/05 ha portato le università e il CNR a lanciarsi in interpretazioni fantasiose. Addirittura, si è arrivati a sostenere l’impossibilità di procedere ai rinnovi di assegni e contratti a TD già previsti dai bandi originari e a fermare le procedure di svolgimento dei concorsi e quelle di presa di servizio per i vincitori di assegni di ricerca banditi precedentemente all’entrata in vigore della legge. Chiediamo al MIUR di intervenire quanto prima attraverso una nota che smentisca in maniera inequivocabile tutte queste affermazioni, chiarendo definitivamente che la legge impedisce l’avvio di nuovi bandi, ma non può in alcun modo applicarsi alle procedure e ai contratti banditi precedentemente alla sua entrata in vigore. Si deve assolutamente porre fine ad una situazione che sta creando incertezza e sta arrecando a tutti i lavoratori precari coinvolti enormi danni sia sul piano professionale che su quello economico". Così il Coordinamento dei Precari della ricerca e della docenza lo scorso 3 febbraio. Il ministero dell'università, così sollecitato, fa sapere che è tutto bloccato in attesa delle norme attuative della legge Gelmini (240/2010), aggiungendo che "i rapporti in essere continuano a produrre effetti fino alla loro scadenza". Ma intanto gli atenei non potranno programmare nulla. Nessuna programmazione è possibile anche per i dottorati di ricerca. La legge 240 ha infatti annullato la possibilità di bandire il 50% dei posti di dottorato senza borsa (di questa opportunità iniziavano ad avvalersi soprattutto docenti di ruolo nella scuola). L'Associazione dei dottorandi si chiede "se ciò si può tradurre in una liberalizzazione dei posti privi di borsa o se questi, invece, verranno del tutto eliminati". La Gelmini assicura che la questione verrà regolata col un apposito regolamento sui dottorati di "imminente emanazione". In assenza di questo regolamento le università e gli eltri enti di ricerca non potranno bandire nuovi concorsi per dottorato. L'ADI (Associazioni Dottorandi e Dottori diRicerca Italiani) ha denunciato il fatto che "il blocco dei dottorati fa il paio con il blocco delle procedure di attribuzione degli assegni di ricerca". Sempre sul sito web dell'ADI si può leggere il documento dei dottorandi su 10 PUNTI PER LA REVISIONE DEGLI STATUTI.

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