da www.ilpaesenuovo.it del 15.7.2011
Lecce - Con otto voti fra contrari e astenuti e solo sette favorevoli, la bozza del nuovo Statuto dell’Università del Salento è stata bocciata dal Consiglio di Amministrazione. Mancando il prescritto parere favorevole del Consiglio di amministrazione ora il Senato Accademico, già fissato per martedì 19 luglio, non potrà deliberare.
“Oltre che la bocciatura di un pessimo Statuto è questa la bocciatura di un metodo”. E' quanto dichiarano i sindacati FLC CGIL UIL/RUA SNALS Università, i quali specificano come “la bozza per lungo tempo secretata, una volta resa pubblica, non è stata condivisa da moltissimi docenti, studenti, lettori e personale Tecnico Amministrativo e, pertanto, si rendeva opportuno riaprire il confronto per cercare di apportarvi collegialmente quei miglioramenti necessari a farla diventare uno Statuto ampiamente condiviso e partecipato”.
Purtroppo, - continuano le dichiarazioni - il Rettore, poco incline al confronto democratico, dopo essersi scelto la Commissione e aver dato l’imprimatur autoritario nell’elaborazione della proposta ha ignorato le richieste che gli pervenivano da più parti ed ha preferito marciare come un “carro armato”.
Non si trattava delle “invenzioni” di qualche sindacalista, né dei privilegi di docenti, studenti e personale, ma del dissenso che serpeggiava ovunque - persino fra i suoi delegati – sulla imposizione di unoStatuto progettato ad personam e avulso dagli orientamenti degli altri atenei. Il dissenso di una “maggioranza silenziosa” troppo spesso timorosa di esprimersi a causa delle temute conseguenze”.
Secondo i sindacalisti “quella lanciata dal Consiglio di Amministrazione è una richiesta importantissima di democrazia e partecipazione nell’Ateneo. Non è pensabile di poter approvare, per la prima volta nella storia della nostra Università, uno Statuto a colpi di maggioranze risicate, mentre negli altri atenei si condividono, responsabilmente, percorsi all’insegna del pluralismo e non del personalismo. Quella di ieri, purtroppo, non è soltanto la sconfitta di “un uomo solo al comando” ma è anche la cronaca di un fallimento annunciato, che ha determinato una grave caduta d’immagine per l’intera Università, a detrimento delle istituzioni e della comunità accademica” .
Nessun commento:
Posta un commento