Non sono solo le notizie provenienti dal Giappone relative al numero delle vittime dei dispersi per lo tsunami che sale di minuto in minuto ad allarmare il mondo: Il terremoto di magnitudo 8,9 che ha colpito il Paese asiatico ha infatti determinato lo spostamento dell’asse terrestre di 10 centimetri. E’ quanto emerge da una prima stima dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Davvero impressionante, dunque, l’impatto del sisma che “è stato alcune migliaia di volte più violento di quello dell’Aquila del 6 aprile 2009,” come rivela il funzionario di sala sismica dell’Ingv, Francesco Mele.
Il cambiamento sarebbe stato addirittura superiore rispetto a quello generato dalla scossa di magnitudo 9,1 avvenuta il 26 dicembre 2004 a Sumatra, in Indonesia. In quel caso la modifica fu di “soli” 6 centimetri. Solo il terremoto del Cile nel 1960 (il sisma più distruttivo della storia recente) provocò più danni geologici. In ogni caso secondo il Centro di Geodesia spaziale dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) è indispensabile acquisire ancora diversi rilevamenti prima di avere la misura esatta.
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