da sito www.diariodelweb.it del 29.1.2011
ROMA - Nel giorno di entrata in vigore della legge di riforma dell'università, gli studenti universitari tornano a contestare buona parte dei 29 articoli che componono il testo di legge n. 240/2010: secondo l'Unione degli Universitari il provvedimento colpisce "l'università pubblica, la democrazia e il futuro di tantissimi giovani ricercatori", soprattutto a seguito della "riforma della governance" che allargando il potere dei Cda d'ateneo e contemporaneamente il numero di loro componenti esterni "porterà un duro colpo alla loro autonomia".In vista della definizione dei circa 50 decreti attuativi e regolamenti della riforma, l'Udu ha oggi annunciato di voler lanciare una campagna nazionale in difesa della democrazia e della rappresentanza nelle università. Sono diversi i punti generali che l'Unione degli universitari chiederà di far imporre attraverso l'ennesima iniziativa in contrasto con la politica del Governo: dopo aver premesso che l'iter di riforma dovrà essere condiviso con "tutta la comunità accademica, senza chiusure e colpi di mano da parte dei rettori", l'Udu chiede che le Commissioni di riforma degli statuti siano composte in modo democratico e rappresentativo e che in tutti gli organismi sia rispettata la presenza della rappresentanza studentesca almeno al 25% e comunque non inferiore al minino fissato per Legge (15%).
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