Paolo Cannizzaro su www.gazzettadelsud.it del 4.8.2011
L'autunno potrebbe portare non poche novità nell'università Magna Græcia. Addirittura un cambio al vertice.
Si fanno sempre più ricorrenti, infatti, le voci secondo le quali il rettore prof. Francesco Saverio Costanzo sarebbe in procinto di lasciare, con un anno d'anticipo rispetto alla scadenza naturale, il mandato.
Non sarebbe un addio al campus universitario di Germaneto, quello del prof. Costanzo, ma più semplicemente il prologo ad un cambio di ruolo nell'organigramma dell'Ateneo, così come disegnato dal nuovo Statuto recentemente approvato e articolato in considerazione delle novità introdotte dalla legge Gelmini di riordino degli atenei.
Proprio il "passo indietro" anticipato consentirebbe al prof. Costanzo, in ragione della sua età (si può essere eletti in particolari ruoli solo se, prima del collocamento a riposo, si hanno davanti anni di lavoro almeno pari alla durata dell'incarico stesso), di ricoprire altri importanti incarichi di responsabilità nell'Ateneo; viceversa, l'università potrebbe in tal modo continuare ad avvalersi della preziosa esperienza di chi ha saputo raccogliere nel migliore dei modi e portare avanti, facendola fruttare, l'eredità di Salvatore Venuta. L'Umg, ancor giovane e in una fase delicata di transizione, avrebbe tutto da guadagnarne.
Tra settembre e ottobre il prof. Costanzo, dunque, potrebbe decidere di lasciare; e non c'è dubbio che per la sua successione un percorso sembra quasi naturalmente tracciato e dovrebbe condurre fino al prof. Aldo Quattrone, sul quale è convergente il gradimento della stragrande maggioranza degli elettori (professori di ruolo di I e II fascia, e - con diversi sistemi di calcolo dei voti - ricercatori di ruolo a tempo indeterminato, personale tecnico-amministrativo a tempo indeterminato, componenti della Consulta degli studenti, rappresentanti degli studenti nel Cda, nel Senato accademico e nel Nucleo di valutazione).
Naturale successore il prof. Quattrone, dicevamo, anche per via dell'impegno profuso in questi ultimi tempi su svariati e delicati fronti; ad esempio per il ruolo svolto, su mandato del rettore Costanzo, nella elaborazione della nuova convenzione tra Ateneo e Regione, in via di definizione, che regola i rapporti, molteplici e delicati, tra le due Istituzioni. E anche per la messa a punto del testo della nuova legge regionale che il presidente della Giunta Giuseppe Scopelliti intende portare all'approvazione dell'Esecutivo e, quindi, all'attenzione dell'assemblea di Palazzo Campanella già il prossimo autunno, con cui salvare il polo oncologico di Germaneto, che secondo le intenzioni dovrà diventare una struttura pubblica, con tutto quel che ne consegue, a disposizione della quale vi saranno 60 posti letto, la metà rispetto agli attuali a disposizione della strutturas gestita dalla Fondazione Campanella. Una materia delicata, questa, a cui il prof. Quattrone sta dando il proprio decisivo contributo.
Vi sono anche altre questioni più "interne" alle quali il prof. Quattrone (non da solo, ovviamente) sta lavorando, come i diversi concorsi interni per regolarizzare alcune situazioni ancora precarie a livello amministrativo. Tutto insomma sembra far pensare che il discorso di una successione senza scosse né travagli sia avviato. Una sostanziale continuità che, tutto sommato, può tornare utile per la gestione dei molti problemi che l'università catanzarese deve affrontare.
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