da www.repubblica.it del 29.08.2011
"La questione morale in politica - come in tutti gli altri ambiti del vivere pubblico e privato - è grave e urgente e non riguarda solo le persone ma anche le strutture e gli ordinamenti". Parlando dal santuario della Madonna della Guardia, il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, lancia un monito pesante alle istituzioni e a tutto il mondo della politica scosso dagli scandali.
"La questione morale in politica - come in tutti gli altri ambiti del vivere pubblico e privato - è grave e urgente e non riguarda solo le persone ma anche le strutture e gli ordinamenti". Parlando dal santuario della Madonna della Guardia, il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, lancia un monito pesante alle istituzioni e a tutto il mondo della politica scosso dagli scandali.
Precisa, il cardinale, che "nessuno può negare l'impegno generoso e la rettitudine limpida di molti che operano nel mondo della pubblica amministrazione, dell'economia e della finanza a cui va rinnovata stima e fiducia", ma resta per la Chiesa una questione morale in politica che deve essere risolta. Il presidente della Cei aggiunge con forza che "si tratta di intaccare consuetudini e interessi vetusti", e conclude lanciando un imperativo forte: "Cambiare è possibile perché è la gente che lo chiede e perché è giusto".
Per lanciare il suo duro richiamo alla politica, l'arcivescovo ha scelto il pulpito del santuario della Madonna del Guardia, tanto caro ai genovesi. Nel giorno della festa dell'apparizione sul monte Figogna, il cardinale ha voluto celebrare la messa solenne nella basilica, accompagnato dalla processione dei "Cristi", portati in spalla dei volontari delle Confraternite, e da una moltitudine di fedeli che non ha mancato, neppure quest'anno, di risalire a piedi la strada da Bolzaneto fino alla cappella sulla vetta del monte.
Ieri, durante la processione della vigilia, il cardinale aveva ribadito la sua strenua difesa alla famiglia. "Lo Stato ha il compito grave di salvaguardare e di promuovere il bene primario della famiglia", ha detto il cardinale Angelo Bagnasco. "Bisogna difendere la famiglia tradizionale contro chi vorrebbe renderla un soggetto ondivago, senza il sigillo oggettivo del matrimonio. I figli hanno diritto a qualunque sacrificio da parte dei genitori pur di tenere salda la coppia. Non è forse questo l'atto di amore e di educazione più grande di un padre e di una madre?"
(29 agosto 2011)
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